THE ATOMIC ANT


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venerdì 17 ottobre 2008

Finalmente la firma


TORINO, 17 ottobre - Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato: alle 13.05 l'agente Pasqualin esce dalla sede e annuncia: «E' fatta, Giovinco e Blanc erano emozionati e felici. Speriamo che non sia l'ultimo contratto di Sebastian alla Juve perché lui questo club lo vuole per tutta la vita». Sebastian Giovinco ha, dunque, firmato il contratto con la Juventus. Si è co­minciato alle 10.45: entrano i procuratori Pasqualin e D'Amico nella sede bianconera di Corso Galileo Ferraris. Alle 11 ecco Cobolli che varca il portono: alle 11.52 è giunto Giovinco con la sua 500 nera. Blanc aspettava tutti dentro la sede. Nelle prossime ore si attende la fumata bianca e l'ufficializzazione (anche per la Borsa) dei dettagli dell'accordo che fa di Giovinco un vero e proprio professionista: Seba passerà dagli attuali 50 mila euro del primo contratto vero, a 700 mila a salire fino al 2013.

«SPERO DI RESTARE A LUNGO» - «Sono molto contento. Spero che questo sia solo l'inizio e che ci siano altre firme. Ringrazio tutti quelli che hanno creduto in me e che mi sono stati vicini». Giovinco commenta con emozione la firma sul nuovo contratto. «Sono andato a mezzogiorno e sono rimasto fino all'una -racconta a Juve Channel-. Adesso però pensiamo alla partita di domani poi potrò pensare a festeggiare». Il contratto non è mai stato un problema assicura il giocatore: «Problemi non ci sono mai stati, ero tranquillo fin da quando ero arrivato, e penso lo fosse anche la società. Abbiamo trovato l'accordo e siamo molto contenti. Ora andiamo avanti e pensiamo alla prossima partita». Un accordo importante, ma Giovinco non si tira indietro: «Responsabilità? A me fa solo piacere sentire la fiducia della società, è un motivo d'orgoglio e sta a me ricambiare questa fiducia in campo. Io spero di rimanere qua». «Io come Buffon, Chiellini e Sissoko? Sono contento, e spero che anche loro firmino ancora per restare a lungo». Giovinco l'erede di Del Piero, ma il ragazzo non si monta la testa: «Sono un ragazzo che fin dall'inizio ha tenuto i piedi per terra e lo farò anche ora. Penso solo a lavorare e vincere il più possibile con questa maglia». Il prossimo passo è vedere il fratello Giuseppe seguire le sue orme. «Io e mio fratello in prima squadra? Sarebbe bellissimo, per mio fratello comunque c'è tempo. Io ho iniziato appena adesso». «Sono alla Juve da quando ho 8 anni -aggiunge- Da juventino e nato a Torino penso sia una bella cosa, spero che il prossimo sia mio fratello». Tra i vari soprannomi che gli sono stati attribuiti, Giovinco confessa: «Forse mi piace di più la Formica Atomica». Contratto firmato, ma ora c'è da pensare al Napoli: «Domani faremo di tutto per vincere, non vediamo l'ora di giocare questa partita. Noi siamo la Juve, abbiamo finito prima della sosta non benissimo ma vogliamo riprenderci alla grande e lo possiamo fare».

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La "Formica Atomica"

Un po' di storia
Sebastian Giovinco (Torino, 26 Gennaio 1987) è un calciatore italiano, fantasista della Juventus e della nazionale italiana Under21.Nasce a Torino da genitori meridionali, la mamma è calabrese di Catanzaro, mentre il padre è di Bisacquino, in provincia di Palermo. Ha ereditato il nome dal nonno, che in realtà si chiamava Sebastiano, anche se sua madre alla nascita decise di cambiarlo troncando la "o" finale. Il padre ha giocato a livelli amatoriali come libero, mentre il fratello Giuseppe milita nelle giovanili della Juventus.

La carriera
"La Formica Atomica" ("The Atomic Ant"), come l'hanno gia' soprannominato i tifosi, è un talento purissimo : agilità, visione di gioco, ma soprattutto una tecnica eccezionale, sono le sue qualita' migliori.Comincia a tirare i primi calci al pallone nel campetto di calcio al quartiere della Riber a Borgo Melano, e successivamente nel San Giorgio Azzurri 86. Inizia poi la propria carriera sportiva nella Juventus, con la quale completa l'intera trafila nelle formazioni giovanili.Nel 2005 vince, con la formazione Primavera bianconera, il prestigioso Torneo di Viareggio e l'anno successivo il Campionato primavera, in cui viene premiato con la statuetta del Guerin Sportivo come miglior giocatore della fase finale.Nella stagione 2006/07 continua ad essere un titolare fisso nella formazione giovanile bianconera e conquista con i propri compagni la vittoria della Supercoppa Primavera e della Coppa Italia Primavera.Il 12 maggio 2007 il coronamento di un sogno: nel corso della partita Juventus-Bologna, l'allenatore della prima squadra Didier Deschamps lo fa esordire in Serie B facendolo subentrare a Palladino al 76'. Giovinco ripaga la scelta confezionando a Trezeguet l'assist per la rete del definitivo 3-1.Il 21 giugno 2007 viene ceduto in prestito all'Empoli, nell'ambito dell'operazione che porta Almiron alla Juventus. Il suo esordio in Serie A con la nuova maglia avviene il 26 agosto 2007 nel corso della partita fra Fiorentina ed Empoli, terminata poi con il punteggio di 3-1 in favore dei padroni di casa, quando Cagni gli fa giocare l'ultima mezz'ora al posto di Antonini.La prima rete nella massima serie arriva invece il 30 settembre, quando segna il secondo gol della sua squadra nella vittoria casalinga sul Palermo per 3-1. Poche giornate dopo, segna con una magia su punizione al 92' il gol del 2-2 contro la Roma. Con il cambio dell'allenatore e l'arrivo di Malesani diventa titolare e sfodera proprio all'esordio del neo mister una prestazione maiuscola in Coppa Italia contro la "sua" Juve. L'esordio ufficiale in campo europeo arriva il 4 ottobre 2007 a Zurigo, in occasione della partita di ritorno del primo turno di Coppa UEFA tra Empoli e Zurigo, conclusasi per 3-0 in favore della formazione elvetica.Vince la 6° edizione del Premio Leone d'Argento, ricevendo il più alto numero di voti da parte dei tifosi empolesi e di una giuria tecnica composta da giornalisti e rappresentanti del tifo empolese.Il 26 giugno 2008 la Juventus esercita la propria contro-opzione sul suo cartellino e ritorna a Torino dopo la stagione del debutto in Serie A. Disputa la prima gara ufficiale della stagione il 26 agosto nella gara di ritorno del Terzo turno preliminare della UEFA Champions League 2008-2009, giocata a Bratislava contro l'Artmedia e pareggiata 1-1.

Ha inoltre giocato in tutte le Nazionali giovanili, dall'Under-16, fino all'Under-20.Il 1° giugno 2007 esordisce nella Nazionale Under 21 allenata da Casiraghi, giocando da titolare nella gara contro l'Albania (prima giornata di qualificazione al Campionato Europeo del 2009), finita poi con il punteggio di 4-0 in favore degli azzurrini. Nel maggio del 2008 partecipa con la Nazionale Olimpica al Torneo di Tolone durante il quale disputa 5 gare mettendo a segno 2 reti; alla fine della manifestazione, vinta dall'Italia, viene premiato come Miglior Giocatore per l'edizione 2008.Nel luglio 2008 viene convocato da mister Pierluigi Casiraghi per le Olimpiadi di Pechino. Nel primo match olimpico, contro l'Hounduras, realizza una grande prestazione, segnando anche il gol dell'1-0 (la partita è finita 3-0 per gli azzurrini), con uno splendido tiro di sinistro da 20 metri, ed esulta con la solita spanna, a voler dimostrare che può stare tra i grandi del calcio mondiale nonostante la sua altezza. Nella partita successiva, contro la Corea del Sud, realizza la solita buona prestazione, condita da ottime giocate personali, senza però realizzare delle reti. Infine nella terza partita del girone, contro il Camerun, svolge una sorta di passerella insieme ai compagni verso i quarti di finale; la partita è terminata 0-0, risultato ottimo sia per la squadra azzurra che per gli africani. Nei quarti di finale disputa contro il Belgio una partita condita da qualche bella giocata, ma in generale non all'altezza del suo talento. La partita termina 3 - 2 per i belgi, e le Olimpiadi degli azzurrini terminano qua.